venerdì 8 febbraio 2013

venerdì gnocchi




Torna la rubrica IN CUCINA, che già tenevo sull'altro blog,con ricette e tradizioni a tavola. Inizio riportando una vecchia ricetta, ma quanto prima prometto di aggiungerne di nuove (non appena la pigrizia me lo permetterà)
Oggi a Verona si festeggia Venerdì Gnocolar, ossia il venerdì degli Gnocchi, la festa di carnevale che ha il culmine con la sfilata di carri per le vie cittadine e gran mangiata di gnocchi in piazza S. Zeno.
Re del carnevale veronese è il Papà del Gnoco, un uomo panciuto, spesso a cavallo di un musso, che al posto dello scettro ha un piron ossia una forchetta su cui è infilzato uno gnocco ed è seguito dalla corte dei macaroni. La carica di Papà del Gnoco, un tempo ereditaria è, dal 1949 elettiva, le votazioni che si svolgono, dopo un'accesa campagna elettorale, in piazza S. Zeno si concludono con la proclamazione e un'allegra mangiata di gnocchi e vino.
Le origini del carnevale veronese risalgono addirittura al 1531, quando la popolazione, esasperata per il prezzo del pane, decise l'assalto ai forni, scongiurato dall'intervento di alcuni nobili che distribuirono gnocchi gratis. Si pensa che il medico Tommaso da Vico, che ispirò la maschera del Papà del Gnoco, lasciò nel testamento la volontà che all'ultimo venerdì di carnevale venissero offerti gnocchi gratis a dodici poveri della parrocchia di S. Zeno e distribuiti su un tavolo di pietra nei pressi della basilica.
Ogni famiglia veronese l'ultimo venerdì di Carnevale, per onorare la tradizione, se non in piazza, mangia gnocchi a casa.
Da veronese ho onorato la tradizione con questi gnocchetti al radicchio di mia invenzione

Gnocchetti di radicchio*
radicchio rosso
cipolla
un uovo
250 grammi di ricotta
farina
fecola di patate
formaggio parmigiano grattugiato
sale
burro
Tagliare sottile il radicchio e soffriggere con la cipolla
mescolare la ricotta l'uovo e aggiungere farina, formaggio parmigiano e fecola finché l'impasto non diventa consistente, quindi accorpare il radicchio. Aggiustare di sale
Per formare gli gnocchetti, consiglio di ungersi le mani con olio d'oliva così non appiccicano e diventano più saporiti. Cuocere in acqua bollente fino a che non vengono a galla. Visto che sono già “corposi” consiglio di condirli solo con un po' di burro, al limite fuso con la salvia.

*le dosi sono sempre un po' alla vateciava



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