Oggi
a Verona si festeggia Venerdì Gnocolar, ossia il venerdì
degli Gnocchi, la festa di carnevale che ha il culmine con la sfilata
di carri per le vie cittadine e gran mangiata di gnocchi in piazza S.
Zeno.
Re
del carnevale veronese è il Papà del Gnoco, un uomo panciuto,
spesso a cavallo di un musso, che al posto dello scettro ha un piron
ossia una forchetta su cui è infilzato uno gnocco ed è seguito
dalla corte dei macaroni. La carica di Papà del Gnoco, un
tempo ereditaria è, dal 1949 elettiva, le votazioni che si svolgono,
dopo un'accesa campagna elettorale, in piazza S. Zeno si concludono
con la proclamazione e un'allegra mangiata di gnocchi e vino.
Le
origini del carnevale veronese risalgono addirittura al 1531, quando
la popolazione, esasperata per il prezzo del pane, decise l'assalto
ai forni, scongiurato dall'intervento di alcuni nobili che
distribuirono gnocchi gratis. Si pensa che il medico Tommaso da Vico,
che ispirò la maschera del Papà del Gnoco, lasciò nel testamento
la volontà che all'ultimo venerdì di carnevale venissero offerti
gnocchi gratis a dodici poveri della parrocchia di S. Zeno e
distribuiti su un tavolo di pietra nei pressi della basilica.
Ogni
famiglia veronese l'ultimo venerdì di Carnevale, per onorare la
tradizione, se non in piazza, mangia gnocchi a casa.
Da
veronese ho onorato la tradizione con questi gnocchetti al radicchio
di mia invenzione
Gnocchetti
di radicchio*
radicchio
rosso
cipolla
un
uovo
250
grammi di ricotta
farina
fecola
di patate
formaggio
parmigiano grattugiato
sale
burro
Tagliare
sottile il radicchio e soffriggere con la cipolla
mescolare
la ricotta l'uovo e aggiungere farina, formaggio parmigiano e fecola
finché l'impasto non diventa consistente, quindi accorpare il
radicchio. Aggiustare di sale
Per
formare gli gnocchetti, consiglio di ungersi le mani con olio d'oliva
così non appiccicano e diventano più saporiti. Cuocere in acqua
bollente fino a che non vengono a galla. Visto che sono già
“corposi” consiglio di condirli solo con un po' di burro, al
limite fuso con la salvia.
*le dosi sono sempre un po' alla vateciava
*le dosi sono sempre un po' alla vateciava
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