domenica 17 marzo 2013

Magnàr de magro



G.M. Mitelli, Mese di marzo


Siamo ormai alla fine della Quaresima, che, nella nostra tradizione cristiana, è un tempo di circa quaranta giorni in preparazione alla Pasqua. Inizia il Mercoledì delle Ceneri e termina il Giovedì Santo, poco prima della messa in Coena Domini, la celebrazione in ricordo dell'Ultima Cena del Cristo che apre il Triduo Pasquale. È tempo di espiazione e digiuno in attesa della Pasqua. Il quaranta,nelle religioni monoteiste è un numero simbolico che indica un periodo di attesa e di prova. Il Cristo e i profeti digiunarono per quaranta giorni, Maometto ricevette la rivelazione a circa quarant'anni.

Un momento di catarsi, all'inizio della primavera, era presente anche nella antica Roma, tanto che il nome del mese di Febbraio deriva, secondo Macrobio dafebruare, ossia purificare. Tra febbraio e marzo ossia in quello che era, al tempo, il passaggio dal vecchio al nuovo anno, si celebravano i lupercali rito di purificazione e rigenerazione.
 Bruegel il Vecchio, Battaglia  fra la il Carnevale e la Quaresima
Ai nostri giorni, la Chiesa raccomanda l'astinenza dalle carni tutti i venerdì. Un tempo, durante la Quaresima, si mangiava, per tutto il periodo, di magro, cioè senza carne, quindi, solo pietanze a base di verdura o erbe. Celebre è l'iconografia della Quaresima vecchia e secca secca, che brandisce erbe e pesci affumicati, in guerra contro il grasso carnevale. Ovviamente, la fantasia degli uomini, si è sbizzarrita nel trovare ricette con pesce o verdure, per mangiare degnamente durante la Quaresima.
Questa è una di mia invenzione, che, magari non siete particolarmente osservanti, ma può andare bene per i vegetariani, nonostante mi stiano un po' sulle balle.


Polpette di verdure

2 zucchine
2 carote
1 peperone
cipolla
melanzana
1 uovo
farina
formaggio grattugiato (parmigiano o pecorino)
pangrattato
olio
sale

tritare le verdure assieme alla cipolla e fare soffriggere. Dopo aver lasciato raffreddare, unire l' uovo e il formaggio. Nel caso il composto fosse troppo morbido, aggiungere farina e un po' di pangrattato, quindi aggiustare di sale. Quindi fare delle polpette (consiglio di ungere le mani con olio, così non appiccicano, e si può dare sapore e consistenza alle polpettine ) da passare nel pangrattato.
Cuocere in forno ventilato a 180° per una ventina di minuti, finché il pane non ha formato una specie di crosticina.