Visibile
alle nostre latitudini in primavera, la grande costellazione
dell'Ofiuco rappresenta un uomo che tiene tra le mani un serpente o
ne è avvolto dalle spire. Il suo nome deriva dal greco Ofiokos
che significa appunto colui che tiene il serpente.
Benché
nota agli antichi, l'astrologia occidentale non tiene conto della
costellazione di Ofiuco; solo negli anni 70 Steven Schmidt pensò di
inserirla tra le costellazioni astrologiche, proponendo uno zodiaco a
14 segni, dove, oltre ad Ofiuco, aveva incluso anche la Balena.
Conobbe una certa popolarità in Giappone quando Berg e Yazaki,
negli anni 90 suggerirono una carta astrologica che comprendeva anche
il segno dell'Ofiuco.
Quindi
gli Oroscopi sono tutti da rifare? Probabilmente no, perché
l'astrologia non si basa su un'osservazione astronomica, ma su dati
convenzionali
Lo
zodiaco è la fascia che si estende sopra l'eclittica, l'orbita
descritta apparentemente dal sole che, nel percorso annuale intorno
alla terra, sembra attraversare le costellazioni.
Quelli
che noi chiamiamo segni zodiacali sono delle ripartizioni dello
zodiaco basate, non su dati astronomici, ma su cicli stagionali: a
partire dall'equinozio di primavera, il momento in cui si intersecano
eclittica ed equatore celeste, detto anche punto vernale, si divide
la fascia zodiacale in dodici parti uguali di 30 gradi ciascuna. Ogni
settore corrisponde ad un segno che viene a coincidere con l'inizio
di una stagione ( i segni cardinali: Ariete, Cancro, Bilancia,
Capricorno), il suo culmine (i segni fissi: Toro, Leone, Scorpione,
Acquario), o la sua fine (i segni mobili : Gemelli, Vergine,
Sagittario, Pesci).
Si
tratta di una divisione convenzionale, in quanto le costellazioni,
che il sole sembra attraversare nel suo moto apparente, hanno
astronomicamente una diversa estensione, dai 7 gradi dello Scorpione,
ai circa 40 della Vergine.
I
segni zodiacali sono collegati alle rispettive costellazioni soltanto
dal nome: a causa della
processione degli equinozi, ai giorni nostri, il punto vernale non
cade più nel segno dell'Ariete, ma nel precedente segno dei Pesci e
pertanto le costellazioni astrologiche vengono a trovarsi sfasate
rispetto a quelle astronomiche. Quindi, benché alcuni astrologi lo
tengano in considerazione, si può dire tranquillamente che Ofiuco è
una costellazione ma non un segno zodiacale.
Chi
rappresenta Ofiuco? Per i Greci incarnava Asclepio, il dio della
medicina, figlio di Apollo e Coronis, che, già incinta del dio, si
innamorò di un mortale, Ischis. Avvertito da un Corvo
dell'adulterio, Apollo uccise Coronis, ma quando la donna era già
sulla pira funebre, estrasse dal grembo il figlio ancora vivo.
Affidato
al centauro Chirone, che lo istruì nell'arte della medicina, il
giovane Asclepio, divenne così abile da resuscitare persino i morti.
Incenerito da Zeus, su suggerimento di Ade, il dio degli inferi,
preoccupato da questa inquietante capacità, fu posto in cielo
nella costellazione dell'Ofiuco o Serpentario.
Il
centro più antico del culto di Asclepio fu in Tessaglia a Tricca, ma
Il santuario più famoso era certamente Epidauro, dove si
praticava l'Incubatio: il paziente veniva fatto dormire nel recinto
del tempio del dio e un sacerdote ne interpretava i sogni, traendone
diagnosi e auspici per la salute. Il culto di Asclepio si diffuse
anche a Roma a partire dal III a. C, dove si asseriva che il dio
chiamato Esculapio fosse arrivato nell'Urbe sotto le sembianze di un
grosso serpente, per combattere un'epidemia.
Il
serpente, animale associato nel mondo antico alla medicina, per la
capacità del suo veleno di guarire, è simbolo di immortalità perché muta ogni anno la pelle. E' quindi sacro non solo ad Aslepio – Esculapi,o che viene raffigurato con il caduceo, una verga
con un serpente attorcigliato, ma di quasi tutte le divinità legate
all'arte medica nel bacino del mediterraneo. Anche il bastone di Mosè
è per alcuni una specie di verga di Esculapio: mutatosi in
serpente, liberò l'Egitto dalle piaghe e, una volta piantato nel
deserto, diventa il serpente di ferro, capace di curare gli ammalati
con lo sguardo.
Il
serpente è anche un animale associato alla terra, alla luna e alle
divinità femminili delle grandi madri, le cui sacerdotesse
conoscevano i segreti della medicina. Con l'arrivo degli Elleni in
Grecia, il culto delle grandi madri fu soppiantato da quello degli
dei e quindi l'uccisione di Coronide, antica dea cui era sacro il
corvo (il suo nome significa proprio cornacchia) e la nascita di
Aslepio sono immagine del cambiamento da una società matriarcale ad
una patriarcale. Pure il corvo, divenne animale sacro ad Apollo.
Osservando
la carta del cielo del 3500 a. C, si nota come Ofiuco si trovasse in
opposizione al sole durante l'equinozio di primavera e la sua testa
sembrava poggiare specularmente su quella di un'altra costellazione
collegata ad un eroe mitologico: Ercole. Ofiuco pare schiacciare lo
Scorpione, mentre Ercole fa lo stesso con il Drago, immagine che
rimanda ad una prossima vittoria dei due eroi solari sulle forze
oscure del caos, dopo aver attraversato le tenebre invernali;
simbologia che ben si adatta alla posizione delle costellazioni
sull'eclittica che presiedono proprio al tardo autunno quando la
forza del sole pare venir meno.
Per
chi vuole ugualmente vedere nell' Ofiuco, un segno zodiacale, vi
appartengono i nato tra il 30 novembre e il 17 dicembre, che
sarebbero dei saggi illuminati, eremiti amanti dell' ambiente e
filantropi.
E
poi...
A.
Cattabiani. Planetario, Mondadori, Milano 2001
L'Universale,
la grande Enciclopedia Tematica, Simboli, Garzanti 2004
L'Universale,
la grande Enciclopedia Tematica, Antichità classica, Garzanti 2004
www.astropoli.it
cercando notizie di articoli su mio marito, Alfredo Cattabiani, per una pagina di facebook che ho aperto recentemente per cominciare a commemorarlo nei dieci anni dalla sua ASSENZA (18 maggio 2003), ho scoperto questo blog dove il profumo dei suoi libri si sente appena l'ho aperto.Grazie.
RispondiEliminaSe ha voglia di cliccare "MI PIACE" nella sua pagine (www.facebook.com/AlfredoCattabiani) farà un piacere a me.
Grazie a te marina, sono contenta che ti piaccia il mio blog, ogni tanto pure io sono venuta a curiosare sul tuo.
EliminaI libri di Alfredo Cattabiani mi hanno davvero aperto un mondo e mi accompagnano quotidianamente