domenica 16 dicembre 2012

il tredicesimo segno: Ofiuco





Visibile alle nostre latitudini in primavera, la grande costellazione dell'Ofiuco rappresenta un uomo che tiene tra le mani un serpente o ne è avvolto dalle spire. Il suo nome deriva dal greco Ofiokos che significa appunto colui che tiene il serpente.
Benché nota agli antichi, l'astrologia occidentale non tiene conto della costellazione di Ofiuco; solo negli anni 70 Steven Schmidt pensò di inserirla tra le costellazioni astrologiche, proponendo uno zodiaco a 14 segni, dove, oltre ad Ofiuco, aveva incluso anche la Balena. Conobbe una certa popolarità in Giappone quando Berg e Yazaki, negli anni 90 suggerirono una carta astrologica che comprendeva anche il segno dell'Ofiuco.
Quindi gli Oroscopi sono tutti da rifare? Probabilmente no, perché l'astrologia non si basa su un'osservazione astronomica, ma su dati convenzionali
Lo zodiaco è la fascia che si estende sopra l'eclittica, l'orbita descritta apparentemente dal sole che, nel percorso annuale intorno alla terra, sembra attraversare le costellazioni.
Quelli che noi chiamiamo segni zodiacali sono delle ripartizioni dello zodiaco basate, non su dati astronomici, ma su cicli stagionali: a partire dall'equinozio di primavera, il momento in cui si intersecano eclittica ed equatore celeste, detto anche punto vernale, si divide la fascia zodiacale in dodici parti uguali di 30 gradi ciascuna. Ogni settore corrisponde ad un segno che viene a coincidere con l'inizio di una stagione ( i segni cardinali: Ariete, Cancro, Bilancia, Capricorno), il suo culmine (i segni fissi: Toro, Leone, Scorpione, Acquario), o la sua fine (i segni mobili : Gemelli, Vergine, Sagittario, Pesci).
Si tratta di una divisione convenzionale, in quanto le costellazioni, che il sole sembra attraversare nel suo moto apparente, hanno astronomicamente una diversa estensione, dai 7 gradi dello Scorpione, ai circa 40 della Vergine.
I segni zodiacali sono collegati alle rispettive costellazioni soltanto dal nome: a causa della processione degli equinozi, ai giorni nostri, il punto vernale non cade più nel segno dell'Ariete, ma nel precedente segno dei Pesci e pertanto le costellazioni astrologiche vengono a trovarsi sfasate rispetto a quelle astronomiche. Quindi, benché alcuni astrologi lo tengano in considerazione, si può dire tranquillamente che Ofiuco è una costellazione ma non un segno zodiacale.
Chi rappresenta Ofiuco? Per i Greci incarnava Asclepio, il dio della medicina, figlio di Apollo e Coronis, che, già incinta del dio, si innamorò di un mortale, Ischis. Avvertito da un Corvo dell'adulterio, Apollo uccise Coronis, ma quando la donna era già sulla pira funebre, estrasse dal grembo il figlio ancora vivo.
Affidato al centauro Chirone, che lo istruì nell'arte della medicina, il giovane Asclepio, divenne così abile da resuscitare persino i morti. Incenerito da Zeus, su suggerimento di Ade, il dio degli inferi, preoccupato da questa inquietante capacità, fu posto in cielo nella costellazione dell'Ofiuco o Serpentario.
Il centro più antico del culto di Asclepio fu in Tessaglia a Tricca, ma Il santuario più famoso era certamente Epidauro, dove si praticava l'Incubatio: il paziente veniva fatto dormire nel recinto del tempio del dio e un sacerdote ne interpretava i sogni, traendone diagnosi e auspici per la salute. Il culto di Asclepio si diffuse anche a Roma a partire dal III a. C, dove si asseriva che il dio chiamato Esculapio fosse arrivato nell'Urbe sotto le sembianze di un grosso serpente, per combattere un'epidemia.
Il serpente, animale associato nel mondo antico alla medicina, per la capacità del suo veleno di guarire, è simbolo di immortalità perché muta ogni anno la pelle. E' quindi sacro  non solo ad Aslepio – Esculapi,o che viene raffigurato con il caduceo,  una verga con un serpente attorcigliato, ma di quasi tutte le divinità legate all'arte medica nel bacino del mediterraneo. Anche il bastone di Mosè è per alcuni una specie di verga di Esculapio: mutatosi in serpente, liberò l'Egitto dalle piaghe e, una volta piantato nel deserto, diventa il serpente di ferro, capace di curare gli ammalati con lo sguardo.
Il serpente è anche un animale associato alla terra, alla luna e alle divinità femminili delle grandi madri, le cui sacerdotesse conoscevano i segreti della medicina. Con l'arrivo degli Elleni in Grecia, il culto delle grandi madri fu soppiantato da quello degli dei e quindi l'uccisione di Coronide, antica dea cui era sacro il corvo (il suo nome significa proprio cornacchia) e la nascita di Aslepio sono immagine del cambiamento da una società matriarcale ad una patriarcale. Pure il corvo, divenne animale sacro ad Apollo.
Osservando la carta del cielo del 3500 a. C, si nota come Ofiuco si trovasse in opposizione al sole durante l'equinozio di primavera e la sua testa sembrava poggiare specularmente su quella di un'altra costellazione collegata ad un eroe mitologico: Ercole. Ofiuco pare schiacciare lo Scorpione, mentre Ercole fa lo stesso con il Drago, immagine che rimanda ad una prossima vittoria dei due eroi solari sulle forze oscure del caos, dopo aver attraversato le tenebre invernali; simbologia che ben si adatta alla posizione delle costellazioni sull'eclittica che presiedono proprio al tardo autunno quando la forza del sole pare venir meno.
Per chi vuole ugualmente vedere nell' Ofiuco, un segno zodiacale, vi appartengono i nato tra il 30 novembre e il 17 dicembre, che sarebbero dei saggi illuminati, eremiti amanti dell' ambiente e filantropi.

E poi...

A. Cattabiani. Planetario, Mondadori, Milano 2001
L'Universale, la grande Enciclopedia Tematica, Simboli, Garzanti 2004
L'Universale, la grande Enciclopedia Tematica, Antichità classica, Garzanti 2004
www.astropoli.it

2 commenti:

  1. cercando notizie di articoli su mio marito, Alfredo Cattabiani, per una pagina di facebook che ho aperto recentemente per cominciare a commemorarlo nei dieci anni dalla sua ASSENZA (18 maggio 2003), ho scoperto questo blog dove il profumo dei suoi libri si sente appena l'ho aperto.Grazie.
    Se ha voglia di cliccare "MI PIACE" nella sua pagine (www.facebook.com/AlfredoCattabiani) farà un piacere a me.

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    1. Grazie a te marina, sono contenta che ti piaccia il mio blog, ogni tanto pure io sono venuta a curiosare sul tuo.
      I libri di Alfredo Cattabiani mi hanno davvero aperto un mondo e mi accompagnano quotidianamente

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