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B. Antelami. Novembre, Battistero di Parma, Ciclo dei mesi |
Per
il mese di Novembre andiamo al battistero di Parma, a vedere il ciclo
dei mesi di Benedetto Antelami. Dello scultore, vissuto a cavallo tra
il XII e il XIII secolo, si conoscono pochi dati: probabilmente fu
originario della Valle d'Intelvi, in Lombardia e lavorò soprattutto
a Parma, ma dall'analisi delle opere si può dedurre che conoscesse
la scultura francese.
Fu
architetto del Battistero di Parma e artefice delle decorazione che
iniziò, come si può leggere su una lapide nel 1196.
Il
ciclo dei mesi è composto di dodici altorilievi che rappresentano
uomini intenti alle attività stagionali, affiancati dei rispettivi
segni zodiacali. Altre due statue raffigurano le stagioni inverno e
primavera. L' autunno e l' estate sono andate perdute.
Gli
studiosi si dividono sulla originaria collocazione dell'opera:
secondo la Frugoni le statue dovevano essere collocate all'interno:
su ognuno dei 16 lati avrebbero trovato posto i dodici mesi più le
quattro stagioni. Secondo il Quintavalle invece, provengono da un
portale dei mesi originariamente progettato e mai attuato. Il segno è
lineare e raffinato, ma le scene sono rese con naturalezza e
attenzione ai particolari.
Le
figure iniziano con il mese di marzo quando anticamente cadeva il
Capodanno e invecchiano man mano che si prosegue, mese dopo
mese.
Gennaio è raffigurato anziano, ma ha dietro la testa una seconda faccia più giovane: un' immagine di Giano,il dio che governava tutti i passaggi, anche quelli da un anno all'altro. Come già detto nel post su settembre, durante il medioevo era tipico rappresentare i mesi attraverso i lavori agricoli: il lavoro contadino, lungi dall'essere disprezzato, era un'occasione per inserire la salvezza dell'uomo attraverso la quotidianità del tempo e dello spazio.
Gennaio è raffigurato anziano, ma ha dietro la testa una seconda faccia più giovane: un' immagine di Giano,il dio che governava tutti i passaggi, anche quelli da un anno all'altro. Come già detto nel post su settembre, durante il medioevo era tipico rappresentare i mesi attraverso i lavori agricoli: il lavoro contadino, lungi dall'essere disprezzato, era un'occasione per inserire la salvezza dell'uomo attraverso la quotidianità del tempo e dello spazio.
Novembre
è raffigurato come un anziano contadino intento a raccogliere le
rape.
È
un'iconografia piuttosto insolita: generalmente a questo mese si
associava la macellazione del maiale. Anche nella cattedrale di
Ferrara, dove è presente un ciclo dei mesi, a rappresentare novembre
c'è un raccoglitore di rape.
La rapa , o Brassica campestris, era nel medioevo un alimento semplice e molto diffuso ma al contempo nutriente e dalle molte proprietà. La loro raccolta simboleggiava la sapienza e la virtù che si possono trovare nella vita semplice, fra gli umili.
La rapa , o Brassica campestris, era nel medioevo un alimento semplice e molto diffuso ma al contempo nutriente e dalle molte proprietà. La loro raccolta simboleggiava la sapienza e la virtù che si possono trovare nella vita semplice, fra gli umili.
Era
anche simbolo di rinascita.
Jack
o'Lantern, il furbo peccatore che, per aver osato ingannare il
diavolo, fu condannato a vagare per l'eternità e che si ricorda
nella notte di Halloween, porta la lucerna dentro una zucca. Ma non è
sempre stato così: originariamente, il disperato Jack aveva
costruito la sua lucerna dentro una rapa cava, poi, quando la
leggenda fu “esportata” negli Stati Uniti, vista l'abbondanza di
zucche nel nuovo mondo, fu sostituita appunto dalla zucca.
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